Un’antica leggenda ci racconta che nell’antico Giappone i fiori di ciliegio fossero bianchi, finché un giorno l’imperatore diede ordine che i samurai caduti in guerra venissero seppelliti sotto questi alberi: lo scorrere del sangue di questi grandi guerrieri colorò i petali dei fiori, che così divennero rosa.
Nel sakura, il bellissimo fiore di ciliegio simbolo della fugacità della vita, è racchiusa un’importante metafora di purezza e di coraggio.
L’Hanami è un’usanza giapponese molto antica: dagli inizi di aprile a Sud, sull’isola di Honshu, fino a metà maggio, nella settentrionale Hokkaido, milioni di giapponesi e visitatori da tutto il mondo si riuniscono per ammirare la fioritura dei sakura.
Una vera e propria festa, celebrata organizzando dei picnic a base di sushi, torte di riso, e altre tipiche pietanze giapponesi. Ci si rilassa all’ombra dei ciliegi, sorseggiando del sakè; ancora meglio se qualche petalo di sakura ci cade dentro: è un segno di fortuna e speranza.
Se, come noi, non riuscite a fare un salto in Giappone per godervi lo spettacolo dell’Hanami, recatevi al lago dell’Eur, qui a Roma: in questi giorni la “passeggiata del Giappone”, il vialetto pedonale realizzato con i ciliegi che il Giappone donò all’Italia nel 1959, si sta colorando di rosa.
Se volete potete fare il vostro picnic in kimono: non sarete certo i soli, ma quello che ci sentiamo di consigliarvi è di lasciar stare per questa volta il sakè, e magari abbinare al vostro sushi un buon bardolino chiaretto dal delicato colore rosa, con i suoi sentori floreali, sapido e vivace.
Non resta che augurarvi un buon Hanami!
Luna De Santis