Miami Beach, con le sue lunghe colate di cemento ed il suo stile decisamente kitsch, non è forse il luogo più bello del mondo ma, per quanto riguarda il divertimento e lo svago, è senza dubbio ai primi posti della classifica.
Sarà per il rombo delle supercar perennemente in sottofondo, per l’altissima concentrazione di belle donne, per i vestiti griffati, l’abbronzatura o il lusso sfoggiato in ogni sua espressione, ma quando si viene qui si ha sempre la sensazione di essere nel posto in cui tutti gli altri esseri mortali vorrebbero trovarsi, come quando al liceo venivi invitato alla festa più cool della scuola, quella da non perdere per nessuna ragione.
E questa sensazione non può che aumentare quando, all’ora dell’aperitivo, sei seduto a sorseggiare un cocktail in uno degli innumerevoli locali alla moda situati tra Collins Avenue e Ocean Drive, il cuore pulsante della Miami by night.
Non esiste forse luogo migliore dove ordinare un “The Cosmopolitan”, il grande classico delle serate mondane, rinfrescante e delicato, limpido e di un accattivante color rosato che contribuisce a renderlo così fashion. Tra le varie storie circa la sua origine, infatti, la più attendibile è quella secondo cui il Cosmopolitan nacque proprio tra queste strade per mano della barlady Cheryl Cook, incaricata da una nota azienda di liquori di creare un nuovo cocktail che fosse più in armonia con il gusto femminile. Siamo negli anni ’80 e il cocktail più in voga è ancora il Martini, in tutte le sue varianti, servito nel mitico Martini glass: è proprio partendo da questo bicchiere, che tanto piaceva al pubblico della notte e che dava un tono a chiunque lo tenesse tra le mani, che Cheryl creò questo nuovo drink delicato e profumato, andando incontro anche ai palati meno abituati all’alcol.
Fu un successo immediato e di lì a poco il Cosmopolitan divenne uno dei drink più richiesti sui banconi e nei cocktail bar di mezzo mondo. Particolarmente amato dalle donne (ecco, ora sapete cosa ordinare al prossimo appuntamento romantico…), forse per il suo naturale equilibrio tra le note fruttate e dolci e quelle più aspre, oltre che per il suo splendido colore rosato, questo drink a poco a poco si trasformò in uno status symbol, come segno di fascino ed eleganza. Il nome stesso, del resto, deriva probabilmente da un omaggio alla famosa rivista di moda icona di stile.
Al suo successo contribuirono anche, e non poco, molte celebrità, tra cui Madonna, fotografata spesso con un bicchiere di Cosmopolitan tra le dita, e la fortunata serie televisiva Sex and the city, le cui protagoniste erano solite berne letteralmente a fiumi.
La sua versione più diffusa prevede una base di vodka, magari aromatizzata al limone, con l’aggiunta di triple sec e succo di lime, oltre al succo di cranberry che gli dona la sfumatura rosata. Ma nel corso degli anni sono state create e sperimentate molte altre ricette, alcune utilizzando una diversa base (gin o tequila), altre sostituendo al triple sec un altro elemento (creme de cassis o blu curaçao), altre ancora impiegando il succo di cranberry bianco al posto del rosso.
La sua versione classica rimane comunque la più diffusa, oltre ad essere un solido punto di riferimento nel mondo del beverage.
E’ inoltre un drink perfetto da gustare a tutte le ore della giornata, ideale sia come pre dinner che come after dinner e, perché no, anche come accompagnamento di un brunch mattutino.
Essendo, oltretutto, molto semplice da preparare, non resta che cimentarvi anche voi nella preparazione di questo seducente nettare rosa: avrà la magnifica capacità di farvi sentire fashion e alla moda anche in pantofole sul divano di casa!
Ingredienti e quantità:
- 4 cl Vodka
- 1,5 cl Triple sec / Cointreau
- 1,5 cl succo di lime
- 3 cl succo di cranberry
Agitare tutti gli ingredienti nello shaker con il ghiaccio, mescolare bene e filtrare in un Martini glass precedentemente raffreddato. Guarnire con una fettina di lime.
Gabriele Naso
Buonissimo il Cosmopolitan!! Il mio cocktail preferito!! Non vedo l’ora di gustarlo al primo viaggio a Miami…grazie per le suggestioni!
Grazie a te Manlio!
Continua a seguirci!